La Materia Medica in Omeopatia

Da quando Hahnemann iniziò a elaborare le proprie teorie, sono state sperimentatee più di 4000 sostanze di origine vegetale, animale e minerale.
Oggi ma lateria medica vanta oltre 2000 rimedi.

Le ragioniper cui determinate sostanze sono diventate medicinali omeopatici sono molteplici e complesse. Molte erano già note dalla tradizione fitoterapica popolare occidentale; alcune quali il Mercurio, venivano utilizzate in medicina convenzionale; altre comprendevano minerali impiegati come integratori alimentari, quali lo Zinco. Diverse sostanze furono sperimentate perchè dotate di un effetto forte o persino tossico. Tutti i dati raccolti venivano catalogati. In tale processo la tradizione fitoterapica europea ebbe inizialmente il peso maggiore, ma la maggior conoscenza delle tradizioni mediche di altri Paesi consentì ulteiori esperimenti. I colonizzatori riportavano in patria le informazioni apprese durante i viaggi: Costantine Hering, per esempio, visitò il Sudamerica dove scoprì le proprietà di Lachesis (Trigonocephalus lachesis).
Hahnemann stabilì alcuni principi rigorosi per testare o "sperimentare" i potenziali rimedi. Un gruppo di volontari, o "sperimentatori", assumeva una sostanza a potenze diverse e documentava giornalmente e in modo dettagliato stati d'animo, sensazioni ed eventuali sintomi insorti.
Questi ultimi venivano classificati in generali, caratteristici di un tipo costituzionale, o specifici, cioè relativi a una determinata parte del corpo. Venivano altresì annotati il contesto in cui viveva il soggetto o in cui si manifestava la sintomatologia, e i fattori in grado di migliorarla o aggravarla. Alcune affinità generali, fisiche e psicologiche, apparvero più evidenti di altre, e molti sintomi furono avvertiti da più sperimentatori: per esempio, il mal di testa di primo mattino che migliorava dopo i pasti o l'indifferenza verso i propri cari. Vennero così definiti i sintomi di "primo grado". Altri, lamentati solo da pochi, o anche da uno solo degli sperimentatori, vennero chiamati rispettivamente di "secondo grado" e di "terzo grado". Furono documentati anche tutti i sintomi atipici nei soggetti in buona salute. Tali informazioni vennero infine raccolte a formare il "quadro sintomatologico", che peraltro comprendeva le variabili correlate con i diversi tipi costituzionali degli sperimentatori.
Speso i dati venivano confrontati con le informazioni riguardanti la sostanza e le sue caratteristiche, valutandone, ove possibile, il precedente utilizzo nella fitoterapia popolare e in tossicologia. Con la maggior conoscenza del "uqdro dintomatologico" di ciascun rimedio emerse un "carattere" archetipico. In tal modo fu possibile stabilire le caratteristiche essenziali o "sintomi-guida", sia mentali sia fisiche, di un malato, e riconoscere subito i casi in cui un determinato rimedio era appropriato. James Tyler Kent condusse numerose ricerche volte ad aumentare le conoscenze dei medicinali citati nella materia medica; altri ne proseguirono e approfonfirono l'opera.
Al di là dello studio dei singoli medicinali, è possibile identificare correlazioni fra i vari preparati e raggrupparli in categorie. Esaminando il gruppo di medicinali contenenti calcio o potassio, si evidenziano alcune correlazioni, per esempio tra la debolezza fisica e i preparati a base di Kalium, o tra la sensibilità e la timidezza e quelli a base di Calcium. Quest'analisi tematica risulta più chiara se si considerano le famiglie della Tavola Periodica, recentemente studiate dall'omeopata britannico Jeremy Sherr. Si possono inoltre rilevare associazioni tra le piante appartenenti alla stessa famiglia botanica, o tra animali simili: per esempio, tutti i medicinali ricavati dai serpenti agiscono tendenzialmente sul sangue e sul sistema nervoso, e sono adatti agli individui ipersensibili.
L'omeopata indiano Rajan Sankaran sta elaborando un approccio alla gestione del caso che presta particolare attenzione alle sensazioni del paziente e le correla con una griglia riguardante i regni e le famiglie animali, vegetali e minerali che costituiscono il fondamento dei medicinali. Alcune vecchie sperimentazioni non sono ancora complete, mentre altre sono ormai ben documentate. Le nuove sperimentazioni vengono condotte con estrema cura e in genere consentono di ottenere informazioni esaurienti.

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